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Il racconto narra le vicende di due personaggi legati dallo stesso
cognome e, al di là del tempo che li divide, da un comune denominatore.
Il primo vive in Sicilia ai tempi del Vespro Siciliano ed è il
secondogenito di un nobile e potente feudatario che, caduto in disgrazia per
delle alleanze sbagliate, fugge a Napoli dopo avere affidato il figlio ad uno
scalpellino che gli insegnerà il mestiere.
Il secondo vive e lavora, negli anni ’70 del secolo scorso, anch’egli
in Sicilia. Costretto dalle necessità della vita a rinunciare agli studi
universitari, accetta un lavoro in banca che per orgoglio, pur non amandolo,
svolge al meglio delle sue capacità.
Le loro storie, in più particolari simili, procedono parallele fino a
svelare, attraverso il sogno, qual è il forte legame che le accomuna.
Nelle ‘Note dell’autore’ sono riportati i fatti salienti della guerra
del Vespro che insanguinò la Sicilia e parte del Meridione d’Italia.